TAMPONI COVID NEGLI STUDI DEI MEDICI DI FAMIGLIA
IRRESPONSABILE TEOREMA
Roma, 12 Ottobre 2020 – «Lo Snami boccia il teorema schizofrenico che i tamponi Covid possano essere effettuati nei loro studi, per diminuire l’entità delle code. Un teorema» dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami «prevede una ipotesi, una tesi ed una dimostrazione. Nello specifico l’ipotesi sarebbe che i Medici di Famiglia rappresentino una possibile soluzione per la velocizzazione degli screening, effettuando i tamponi Covid nei loro studi. Secondo noi la tesi è irraggiungibile in quanto è totalmente infondata l’ipotesi, ed a maggior ragione impossibile la dimostrazione, cioè le implicazioni logiche che possano assicurare che le ipotesi implichino la tesi. In parole povere il teorema è morto prima di nascere. Il sequenziale accesso negli studi dei Medici di Famiglia, con unico percorso, dei pazienti spesso anziani, fragili e con pluripatologie e pazienti, anche post sanificazione, che devono effettuare un tampone, quindi ad alto rischio di infezione, sarebbe deleterio. Immaginiamo dopo un caso positivo il condominio in agitazione, la sanificazione delle scale, dell’ascensore e degli studi medici. Per non parlare poi dei Medici di famiglia che si ammaleranno ,quelli che moriranno e dei pensionamenti anticipati da parte di chi non potrà più tollerare una pressione che sta diventando un crescente ed esponenziale carico non più sopportabile. Quando finirà lo schizofrenico percorso ed i conseguenti danni di chi va a garantire alla politica per gli altri, senza sapere se sono d’accordo? I sierologici li faranno i Medici di Famiglia, per i tamponi i Medici di Famiglia sono prontissimi, lo stesso per….., altrettanto per….. C’è una nuova incombenza? I medici di M.G. sono pronti… in un contesto di sabbie mobili di assensi acritici e incondizionati di chi evidentemente non conosce il mondo della Medicina Generale. In situazioni particolari (circa il 5%), in cui i Medici hanno a disposizione dei locali dedicati, anche forniti dall’azienda, dei percorsi separati, personale addestrato ed una logistica adeguata per evitare i contagi ed essere in grado di agire in massima sicurezza, dovranno essere i tavoli sindacali istituzionali, opportunamente convocati, e non bypassati, che, attraverso protocolli condivisi, prenderanno in considerazione la possibilità concreta di poter fornire una prestazione professionale che deve comunque essere su base volontaria e correttamente remunerata in libera professione. Il nostro è un sindacato liberista» conclude Angelo Testa «e sui tamponi Covid che ci vorrebbero imporre, millantando una disponibilità di massa che riteniamo posticcia, proporremo un sondaggio nazionale. Nulla dovrà essere calato dall’alto ma dovranno essere i Medici, diretti interessati, sulla propria pelle, a decidere se sono d’accordo oppure no.»
Ufficio Stampa Nazionale