DELEGHE MEDICINA GENERALE

QUANDO I CONTEGGI SONO “ … CREATIVI …! ”

Roma, 27 Novembre 2020 – SNAMI commenta le dichiarazioni del segretario nazionale Fimmg che nel corso di una intervista televisiva ha grossolanamente approssimato con eccesso di difetto le percentuali degli iscritti delle altre formazioni sindacali alternative alla sua. Alle parole di Silvestro Scotti “…i sindacati minoritari che rappresentano meno del 10% dei medici che solo parlare di stato di agitazione durante un periodo di emergenza sanitaria nazionale meriterebbero anche l’intervento di qualche giudice in quel caso non amministrativo, se vuole il mio parere… replica Angelo Testa, presidente nazionale SNAMI. «Solo lo SNAMI rappresenta circa il 20% secondo l’ultima rilevazione delle deleghe Sisac, se poi sommiamo i numeri di tutte le altre sigle arriviamo ad una percentuale molto alta. È quindi evidente che i conti (la matematica non è un’opinione) sono molto lontani da quanto asserisce la fimmg. Se è stata un’amnesia momentanea sarebbe corretta una rettifica pubblica, viceversa sembrerebbe solo un maldestro tentativo di squalificare e sminuire molte Colleghe e Colleghi che sono lontani dal pensiero fimmg, in un mix di scarso rispetto e denigrazione». «Per quanto riguarda lo stato di agitazione,» dice Gianfranco Breccia, segretario nazionale SNAMI, «evidentemente qualcuno ha letto male le motivazioni per cui siamo in agitazione e che comunque sono state dettagliatamente elencate pubblicamente sulla stampa e durante una conferenza stampa convocata ad hoc, con giornalisti che hanno fatto delle domande ed hanno ottenuto delle chiare risposte. Una motivazione per tutte: il “massacro mediatico” che il nostro comparto sta subendo in veste di facile capro espiatorio di un sistema che vacilla e fa acqua da tutte le parti. In un contesto in cui sono caduti tanti Colleghi sul campo e dove quotidianamente “sudiamo sangue” per far andare avanti, con sacrificio e abnegazione, il sistema sanitario nazionale». «Sul commento di Silvestro Scotti della necessità dell’intervento di qualche giudice non amministrativo» aggiunge Gennaro Caiffa, vice segretario nazionale SNAMI, «l’affermazione è gravissima anche perché esternata da un rappresentante sindacale e lo SNAMI chiede formalmente una rettifica pubblica». «Basta salotti televisivi, senza contraddittorio» conclude Angelo Testa «ma soprattutto basta con le scorrettezze sui numeri “addomesticati” e sulla alterazione della realtà dei fatti».

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