Cari colleghi,
Venerdì 12 febbraio u.s. si è svolto il Comitato Aziendale per la medicina generale. Presenti per la parte pubblica il Direttore Generale dr. Claudio Sileo, la Direttrice Sociosanitaria dr.ssa Frida Fagandini e la responsabile del Dipartimento Cure Primarie dr.ssa Elena Belli.
L’argomento principale di discussione è stata la partecipazione della medicina generale alla campagna vaccinale anti-covid.
Come sapete Regione Lombardia ha previsto la partecipazione dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale su base volontaria. Tale partecipazione prevede la remunerazione al medico di 6,16 euro lordi ad inoculo come previsto da ACN.
Allo stato attuale gli unici vaccini disponibili per la popolazione di competenza della medicina generale (pazienti over 80 compreso tutti i nati del1941) sono il PFIZER e il Moderna. In media i pazienti over 80 per ogni medico massimalista sono circa 120 pazienti (due inoculi per 120). Come saprete dai vostri referenti CRT e dalla mail mandata in data 12/02/2021 dal Dipartimento Cure Primarie c’è la disponibilità delle 3 ASST, presenti sul territorio di ATS Brescia (Franciacorta, Garda e Civili di Brescia), a fornire ai medici di medicina generale, che aderiranno, il supporto logistico a vaccinare presso Hub messi a disposizione. In tali Hub avviene la diluizione del vaccino e la rendicontazione della stessa sul sistema SIAVR regionale e la corretta ripartizione in siringhe pronte all’uso. Nella mail arrivata a tutti voi non sembra essere sempre garantita la presenza di personale di supporto (infermieristico ed amministrativo). In realtà durante il comitato aziendale il dr. Sileo (DG) ha dato ampia assicurazione di avere ottenuto sia da ASST Franciacorta che ASST Garda (per Brescia ci sarà riunione martedì 16 febbraio, ma non sembrano esserci motivi di smentita) la garanzia della presenza di personale di segreteria per accoglienza e verifica dei documenti e di personale sanitario per l’inoculo. Al medico rimarrebbe la verifica della corretta compilazione della scheda anamnestica e della rendicontazione dell’inoculo in SIAVR. Questa disponibilità è stata personalmente garantita dal DG.
Alla luce di questo si ritiene quindi che, sempre su base volontaria, il medico di medicina generale che decida di vaccinare possa essere garantito. In ogni caso rimane sempre possibile rinunciare in qualsiasi momento alla partecipazione alla campagna in caso di mancato verificarsi delle condizioni minime di assistenza.
Chi partecipa alla campagna non potrà essere cooptato in turni non concordati; se un turno è scoperto non deve essere garantito dalla medicina generale. Altra cosa emersa è che la organizzazione della turnazione non è a carico dei medici di medicina generale, ma a carico delle ASST sulla base delle disponibilità che ogni medico darà.
Ci sarà venerdì prossimo un altro comitato aziendale per valutare ulteriori sviluppi in base agli incontri che quotidianamente vengono fati in regione.
La campagna di adesione alla vaccinazione parte il 15 febbraio. Anche su questo punto il DG è stato chiaro: la adesione raccolta direttamente dal MMG è una possibilità, NON un obbligo. Anzi, il DG ha invitato i medici di medicina generale a informare i pazienti di dare la propria adesione in modo autonomo o attraverso le farmacie o patronati. In allegato ti inviamo un fac-simile di volantino da affiggere in sala di attesa.
Ultimo argomento trattato è quello della copertura assicurativa per chi vaccina. Sappiamo che altri sindacati terrorizzano i propri iscritti in tal senso. La dr.ssa Fagandini (che ricordo essere medico legale) ha ribadito che le nostre assicurazioni di responsabilità professionale prevedono la copertura di danno provocato da vaccinazione (che rientra tra i compiti del medico di medicina generale). In più, il medico di medicina generale, essendo convenzionato è garantito dalla legge Gelli che prevede che la ATS/ASL risponda in solido del danno ai pazienti fino alla colpa grave. La rivalsa eventuale della Corte dei Conti sul medico (solo in caso di colpa grave) è poi garantita dalle nostre normali assicurazioni. Si ricorda altresì che tale meccanismo è previsto per qualsiasi atto medico che noi quotidianamente effettuiamo nei nostri studi.
Nei prossimi comitati aziendali poi si discuterà del Governo Clinico 2021 che la pre-intesa regionale prevede all’interno della adesione alla campagna vaccinale. Tale governo clinico sarà uno dei possibili. Non sarà l’unico (come nei desiderata di regione), ma saranno previsti per chi non vaccinerà, altri progetti di Governo Clinico. Per chi decidesse di partecipare al GC delle vaccinazioni, la trattativa è prevista sui seguenti obiettivi:
- incrementare il livello di partecipazione dei cittadini alla campagna vaccinale anti Covid19 e contribuire alla trasmissione di dati utili per l’esecuzione della vaccinazione;
- rinforzare la capacità di offerta dei centri vaccinali e ridurre i tempi della campagna, partecipando attivamente alla somministrazione;
- recuperare nel corso dell’anno eventuali assistiti non aderenti con particolare riferimento ai soggetti fragili/vulnerabili.
Contribuire all’incremento della copertura vaccinale per il raggiungimento delle percentuali previste a livello nazionale e regionale.
La campagna vaccinale è rivolta, nella prima fase che coinvolge la medicina generale, prioritariamente al target degli ultraottantenni.
Verranno resi disponibili per ciascun medico gli elenchi degli assistiti target ultraottantenni che avranno registrato la propria adesione sulla piattaforma regionale affinché il medico di medicina generale possa contattare i suoi assistiti non ancora registrati per sensibilizzarli all’adesione. Sarà altresì possibile al MMG modificare gli elenchi degli assistiti eleggibili, aggiornandoli, ove necessario.
Al medico di medicina generale viene richiesto di fornire ai propri assistiti target indicazioni rispetto all’accesso e ai meccanismi di prenotazione, nonché indicazioni/chiarimenti relativi al processo del consenso informato, oltre che la compilazione della scheda anamnestica vaccinale. Ricordiamo che il valore del GC è di 3,08 euro per assistito in carico (circa 4.500 euro per un massimalista). Ci sarà una gradualità di remunerazione da trattare (si prevede 60% del totale della remunerazione per la compilazione – numero da definire – delle schede anamnestiche della popolazione target e 40 % del totale per la sensibilizzazione – numero da definire – dei pazienti della popolazione target). È evidente che tali obiettivi per chi vaccina saranno ampiamente raggiungibili.