Com’è come non è, chi ci rimette sono sempre i medici! La procura della Corte dei Conti avvia un’indagine su vecchi Accordi regionali che corrispondevano un euro/ora lavorata a tutti i Medici di Guardia Medica per risolvere il problema dei non residenti e contesta un presunto danno erariale milionario ai funzionari della regione Lombardia. Le ATS scrivono ai MMG di Continuità Assistenziale per “metterli in mora” e recuperare i soldi già corrisposti; anche per costituirsi una difesa in Corte dei Conti e dimostrare che non vi è nessun danno per l’Erario.
PICCOLO PROBLEMA: I MEDICI DI GUARDIA MEDICA, PERÒ, HANNO LAVORATO A UNA CIFRA PATTUITA E SOTTOSCRITTA DALLA STESSA REGIONE. PERCHÈ ORA DEVONO RIDARE UN COMPENSO SUDATO E GUADAGNATO ONESTAMENTE?
ULTERIORE PICCOLO PROBLEMA: I PAZIENTI NON RESIDENTI, CHE DOVREBBERO PAGARE IL MEDICO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE, NON LO PAGANO E IL MEDICO STESSO FA LA VISITA GRATUITAMENTE. INVECE, A TERMINI DI ACN, IL MEDICO DEVE ESSERE REMUNERATO!
Se Regione Lombardia pensa di cavarsela e di uscire da questa situazione prendendosela con i Medici, HA PROPRIO CAPITO MALE. Abbiamo avuto pazienza (anche troppa). Ora è il momento di agire e, come abbiamo promesso, saremo estremamente determinati a far rispettare l’ACN. In questo senso, SNAMI Lombardia e SNAMI Brescia hanno inoltrato una lettera-diffida in Regione Lombardia perché abbiano a pagare i pazienti non residenti. Chi lavora va pagato: in un altro posto sembrerebbe un principio scontato: evidentemente, qui da noi, no!
Roberto Carlo Rossi (Presidente SNAMI Lombardia)
Di seguito potete scaricare la lettera di diffida inviata dall’avvocato Gennaro Messuti a Regione Lombardia e ATS Brescia.