COMITATO CENTRALE SNAMI SU VACCINI, FONDI DEL RECOVERY E GREEN PASS

DIAMO UNO STOP ALLE TROPPE CRITICITà!

Roma, 21 Giugno 2021 – I dirigenti sindacali sono intervenuti sabato in teleconferenza al comitato centrale ed affrontato alcuni temi attali della professione, tra cui l’ipotesi che una terza dose di richiamo del vaccino anticovid venga praticata dai Medici di Medicina Generale, i fondi del Recovery Plan per la riorganizzazione delle cure territoriali e l’ultima incombenza del green pass. Il Presidente Nazionale Angelo Testa «Sentiamo quotidianamente attraverso la stampa e la televisione che la Medicina Generale sarebbe pronta in autunno per questa campagna vaccinale di massa. Da una parte la voce istituzionale del Generale Francesco Paolo Figliuolo e del Ministro Roberto Speranza che danno per scontato che gli hub vaccinali vadano chiusi e che dovremo subentrare Noi. Le nostre considerazioni sono come sia paradossale che all’oggi ci abbiano emarginato dalla vaccinazione ed adesso riscoprano la nostra professionalità, che abbiamo speso cifre molto importanti per la vaccinazione pagando i medici an che 80 euro l’ora, non certamente Medici di Medicina Generale, ed ora riscoprano i valori della buona amministrazione dei conti. Soprattutto paradossale che come ratificato dall’accordo nazionale tra parte pubblica e sindacati si sia privilegiato un percorso vaccinale in sicurezza negli hub con personale infermieristico, amministrativo e soprattutto medico per eventuali eventi avversi, ed ora tutto ciò non abbia più valore. Per quanto riguarda gli investimenti del Recovery in riferimento a case ed ospedali di comunità, il comitato centrale SNAMI ha ribadito come non si possano buttare sul piatto progetti preconfezionati, alcuni similari a percorsi già proposti nel passato e miseramente falliti, senza che si apra da subito un dibattito con le organizzazioni sindacali della Medicina Generale.» «Per il green pass» aggiunge Salvatore Santacroce, tesoriere nazionale SNAMI, «la nostra risposta secca è che non siamo né uno stampificio/tipografia né tantomeno un Caf. Allucinante come si continui a pensare ad una medicina generale che possa impegnarsi in ulteriori compiti e mansioni come se la singola giornata lavorativa fosse di 48 ore continuative. Si conferma la tesi SNAMI, non di oggi, che non abbiano lontana idea di quale sia l’impegno quotidiano di un Medico che assiste i suoi pazienti.» «Riguardo ai vaccini» conclude Angelo Testa «per noi vanno bene anche dei piccoli hub vaccinali con la conditio che si sia coadiuvati da personale amministrativo ed infermieristico fornito dalle ASL,ma soprattutto basta incombenze e burocrazia che nulla hanno a che fare con la clinica e l’assistenza sanitaria ai nostri pazienti!»

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