Roma, 03 febbraio 2022
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro della Salute
Al Ministro degli Interni
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Presidente della Conferenza delle Regioni
Al Presidente Commissione di Garanzia per l’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali
Alla SISAC
Ai Presidenti di Regione
Ai Presidenti delle Province Autonome di Trento e Bolzano
Agli Assessori Regionali alla Sanità
Agli Assessori alla Sanità delle Province Autonome di Trento e Bolzano
Alle Prefetture
Oggetto: Proclamazione stato di agitazione
Lo SNAMI – Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani – con sede a Roma in Viale Parioli 40,
ESPRIME ESTREMA PREOCCUPAZIONE
poiché a 2 anni dall’inizio della pandemia non si notano miglioramenti dello stato in cui versa la Medicina territoriale. I Medici di Medicina Generale continuano a sopperire alle inefficienze del sistema, in particolare, riguardo alle incombenze burocratiche legate al tracciamento dei pazienti Covid 19, ai tamponi, al loro isolamento/quarantena, alla liberazione dall’isolamento, alle vaccinazioni anti SARS-CoV-2.
Compiti aggiuntivi che quotidianamente si è costretti ad affrontare, oltre alle visite domiciliari e alla gestione delle difficoltà da parte dell’utenza ad effettuare le visite di controllo per patologie croniche (diabetici, cardiopatici, affetti da broncopneumopatie, oncologici, ecc.) che quindi ricadono completamente o quasi sulla Medicina Generale.
Inoltre i Medici di Medicina Generale eseguono visite domiciliari, certificati Inps e Inail, assistenza domiciliare integrata, assistenza domiciliare programmata, etc.
CONSTATATO
Il perdurare della scarsa considerazione in cui viene tenuta la categoria dei Medici di Medicina Generale da parte dei decisori politici e dai tecnici della sanità, oltre ai continui attacchi mediatici rivolti alla stessa da parte dei media. Disservizi che riteniamo causati da scorrette scelte politiche e organizzative
RITIENE
l’Accordo Collettivo Nazionale per il triennio 2016-2018 anacronistico rispetto ai tempi attuali e ai profondi mutamenti dell’attività professionale, non solo per le criticità legate alla pandemia, ma anche per il mutamento delle necessità assistenziali e per tutte le criticità che il SSN sta affrontando
RIBADISCE
che il Ruolo Unico non soddisfa le difficoltà attuali aggravando ulteriormente la situazione carenziale dei Medici e che per contro rischierà di creare ulteriori carenze di Medici di Medicina Generale, della Continuità Assistenziale, dell’Emergenza Sanitaria Territoriale e della Medicina Penitenziaria
VERIFICATO
che le risorse economiche messe in campo appaiono largamente insufficienti per coprire anche solo l’aggravio dei fattori di produzione della categoria e che non si ravvede alcuna risposta alle carenze strutturali territoriali e ai relativi incentivi. A questo si aggiunge l’esclusione dei laureati dopo il 31.12.1994 dagli incarichi provvisori creando gravi lacune nel SSN che non potranno essere colmate. Gli interventi attuati per sanare le carenze nei Servizi di Igiene Pubblica in risposta alla popolazione hanno solo spostato il problema sulla Medicina Generale che da sempre è il front office per il cittadino
ALLARMATO
per la confusione in atto tra Governo, Ministero della Salute e Regioni riguardo alla prossima strutturazione delle cure territoriali. Le proposte avanzate appaiono confuse e spesso in contraddizione tra di loro; a ciò si aggiunge che tali misure proposte dovranno innestarsi all’interno della missione 6 del PNRR che appare come un mero investimento immobiliare sul territorio senza alcuna attenzione al personale medico
Per quanto sopra
PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE
Si resta in attesa delle procedure di raffreddamento, previste dalle vigenti normative in materia.
Il Presidente Nazionale SNAMI
Dott. Angelo Testa