EMENDAMENTO MISURE URGENTI IN SANITA’

SVILISCE IL CORSO IN MEDICINA GENERALE!

Roma, 20 Aprile 2023 – «Siamo passati dall’auspicabile specializzazione in Medicina Generale alla possibile scomparsa del corso in Medicina Generale» dice amareggiato Angelo Testa, Presidente nazionale SNAMI. «Il nuovo emendamento presentato dalle regioni svilisce il corso di formazione in Medicina Generale e umilia i medici che lo hanno frequentato per tre anni e si sono adeguamenti formati.»

«Succederà che in un contesto in cui ci sono pochi medici per la Medicina Generale si rischia di trovarne ancora di meno che faranno il corso di formazione» aggiunge Roberto Carlo Rossi, Presidente di SNAMI Lombardia. «Ma perché mai dovrebbero bastare 3 mesi per formarsi per fare il medico di Medicina Generale ad uno specialista in tutt’altra materia? Perché si continua a pensare di risolvere la piaga della mancanza di MMG con le pomatine di norme sempre più astruse e umilianti? Perché non si rende davvero appetibile per i giovani Colleghi questa disciplina, magari con borse di studio uguali a quelle degli altri specializzandi?»

«L’articolo incriminato recita testualmente:

Fino al 31 dicembre 2026 i medici in possesso del diploma di medico chirurgo specialista, che hanno prestato servizio nel SSN per almeno tre anni, possono esercitare la professione di Medico di Medicina Generale, previo svolgimento di un corso teorico/pratico di 3 mesi da tenersi con il supporto di un Medico di Medicina Generale con funzioni di tutor.

Il rischio è che i piccoli paesi non vedranno mai più un medico di famiglia perché vi saranno solamente medici che lavoreranno nell’ospedale o nelle grandi città passando sovente da uno all’altro comparto a seconda delle esigenze.» «Chi ha pensato ad una norma del genere che invece di salvare la medicina generale probabilmente la affonderà per sempre» conclude Angelo Testa «non conosce l’importanza dell’assistenza capillare di base e la sta consegnando di fatto al privato trasformando così il sistema universalistico in un altro di élite.»

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