Riprendiamo da SNAMI Lombardia.

Da lunedì 17 giugno 2024, tutte le mattine fino a giovedì, i MMG e i PLS lombardi hanno, per l’ennesima volta, constatato che il SISS non funziona. Certificati, prescrizioni e FSE erano sempre fuori uso fino alle prime ore del pomeriggio. Il crash, in questo caso, è generalizzato, ma i medici sono comunque oramai abituati a continue falle del sistema, che spessissimo si interrompe, rallenta, non funziona… Insomma, fa acqua da tutte le parti! In una qualsiasi azienda (pubblica o privata) il responsabile di un tale reiterato disservizio sarebbe stato esonerato, rimosso e sostituito da molto, molto tempo.

Per queste ragioni, il 20 giugno, SNAMI ha inviato una dura presa di posizione all’Assessore e al DG Welfare: 

L’Assessore ha replicato: “Prima di parlare a vanvera, come spesso gli accade, il collega Rossi dovrebbe informarsi bene sulle cause delle difficoltà informatiche che hanno interessato diverse Regioni italiane in questi giorni. Se è comprensibile che i non addetti ai lavori ne ignorino le motivazioni è singolare che chi vive di queste pratiche ne approfitti per fare la solita inutile e sterile polemica. Evidentemente c’è chi si appresta a fare campagna elettorale“. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, rispondendo a Roberto Carlo Rossi, presidente regionale del sindacato dei Medici di Famiglia SNAMI che ha denunciato il crash del Sistema informativo socio sanitario regionale (SISS), “cuore del sistema sanitario lombardo“, considerando il blocco totale “una cosa indegna, una vergogna“.

Peccato che il giorno dopo tutta la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici sia scesa in campo per denunciare i problemi del SISS: 

Evidentemente, il Presidente Regionale dello SNAMI NON PARLA A VANVERA e tantomeno fa sterili polemiche ed anzi, chi lo accusa in tal senso dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza, trarne le conseguenze e dare le dimissioni.

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