MA DAVVERO LA STRADA E’ SOLO QUESTA?
Lo schermo televisivo è diventato nella scala dei valori l’ubi maior su tutto, anche sulle risposte del ministero della salute, oppure più semplicemente, ci stanno servendo la frutta?
Roma 3 dicembre 2014-Commento del sindacato autonomo a quanto successo ieri sera alla trasmissione “Porta a Porta” di Rai uno, riportata da qualche testata giornalistica come
“Vaccino “show”. Vespa, Pani, Ricciardi e Milillo si vaccinano in Tv con il Fluad. E’ accaduto durante la puntata in onda stasera su Rai 1. Il conduttore del talk show, il direttore dell’Aifa, il commissario dell’Iss e il segretario della Fimmg si sono fatti vaccinare contro l’influenza durante la trasmissione.
Tre domande ad Angelo Testa, presidente nazionale dello SNAMI.
1) Come mai non c’era in trasmissione un rappresentante dello SNAMI, secondo sindacato della medicina Generale ?
Tanti possono essere i motivi.
O non mi invitano perché avrei sostenuto anche davanti alle telecamere che le risposte sui vaccini i Medici e i pazienti le aspettano ufficialmente dal Ministero e non, con tutto il rispetto per la trasmissione di Bruno Vespa, eccellente giornalista e conduttore tv, da una trasmissione televisiva con tanto di “vaccinazione di gruppo”.
Oppure perché avrei obiettato che non si tratta di psicosi, come si cerca quasi di ridicolizzare e minimizzare il fenomeno, ma di legittime perplessità in seguito al ritiro di lotti di vaccino, a pretori che indagano ed aprono inchieste e regioni che sospendono cautelativamente le vaccinazioni antinfluenzali. Un tutto che richiede rispetto per le 20 morti sospette ad oggi e di altrettanto rispetto per chi si deve ancora vaccinare ed ha bisogno di qualche certezza in più anche per i rischi di sviluppare patologie neurologiche, quindi risposte magari meno mediatiche ed estreme con le bollicine ma rigorose ed istituzionali.
Eppure non abbiamo un contratto di esclusiva con altre trasmissioni come C’è posta per te, Le iene show, Striscia la notizia e di conseguenza “mi sarei potuto concedere”.
La correlazione fra un decesso e la vaccinazione può essere evidenziata dai controlli di laboratorio?
Normalmente i controlli di laboratorio mirano ad escludere la contaminazione microbica del preparato e l’assenza di tossicità del vaccino. Ma l’evento avverso grave può avere mille altre ragioni che meritano un approfondimento serio e non certo risposte frettolose in tv che paradossalmente hanno l’effetto contrario perché i più aborrono la miscela dello show sdrammatizzante con effetti speciali. Di conseguenza sarebbe stato meglio la sospensione cautelativa della vaccinazione e ripresa immediata dopo gli approfondimenti del caso, sostenendo, se così sarà senza equivoci, che anche i vaccini più sicuri, i meglio studiati e controllati, possono riservare sorprese quando si usano in ampie popolazioni.
Ma davvero la strada è solo quella di “condannarsi” allo schermo televisivo?
Se così fosse saremmo irrimediabilmente alla frutta e destinati sempre a meschine figure quando non ci sono “nani e ballerine” ed un palcoscenico sotto i riflettori. Fortunatamente c’è un’Italia differente e moltissimi Medici attenti e scrupolosi. Un sistema in cui forse è meglio evitare la forzatura della vaccinazione in diretta (escluso Vespa ) di 60enni o più giovani con un vaccino indicato per gli ultra sessantacinquenni ed avere un contraddittorio in trasmissione come lo SNAMI perché non venga suonata un’unica sinfonia. Non mi sarei prestato alla vaccinazione in diretta show e avrei sostenuto che ancora oggi Medici e pazienti aspettano le risposte del ministero, ovviamente attraverso i canali istituzionali .
Addetto stampa nazionale Dott. DOMENICO SALVAGO
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